30 marzo 2012: L’Italia dichiara default. Cronaca delle prime settimane.

Giuseppe Sandro Mela
54 PeasantWeddingPieterBruegel 1234295545 650x453 30 marzo 2012: LItalia dichiara default. Cronaca delle prime settimane.
                2012-01-31. Oggi Bankitalia ha stentato a rinnovare i 7.5 mld di BOT in scadenza. Come nella precedente asta del 16, quando ha dovuto rinnovare 7.7 mld di BOT pagando un interesse del 5.5%, oggi invece il tasso é salito al 6.1%. Quasi assenti gli istituzionali: é stato accolto molto male il fatto che Mody’s ci abbia declassato a BBB-. Monti ha parlato a televisioni riunite, tranquillizzandoci che era solo un incidente tecnico e che le società di rating sono del tutto inattendibili. Anche Napolitano ci ha detto che è solo questione di speculazione, che verrà severamente punita, poiché gli italiani sono sobri lavoratori, ma soprattutto politicamente coesi e solidali.
                2012-02-29. E’ proprio un anno bisestile. Altre quattro aste disastrose. Questo mese il MEF ha cercato di collocare i 53.143 mld titoli in scadenza, ma anche questa volta gli istituzionali erano assenti. Le banche italiane hanno fatto la loro parte, ed hanno cercato di acquistare quanto potevano impiegando i fondi presi a prestito facilitato dalla BCE. Tuttavia l’offerta raggiungeva soltanto i 45 mld. Da voci che corrono, il Bankitalia ha comprato i restanti 8 mld: non si riesce a capire come ha fatto, ma sembrerebbe proprio che lo abbia fatto.
                Il Parlamento si é riunito in riunione d’urgenza. Di Pietro ha fatto presente che lui ben lo aveva detto e ripetuto che il Governo Monti rapinava ai poveri per dare ai ricchi banchieri. Casini si è dichiarato contento dell’operato del Governo. Gli esponenti della Lega hanno portato in aula striscioni facendo presente i problemi del nord Italia e, soprattutto quelli dei pensionati, mentre Bersani ha ribadito che serve una manovra di sviluppo che stimoli l’economia e crei posti di lavoro. Il Governo ha preso nota dei preziosi suggerimenti dei parlamentari, apprezzando anche che l’Ufficio della Camera ha schedulato per il 7 dicembre la discussione sulla modulazione delle indennità ai parlamentari.
                Il FTSE MIB ha chiuso ad 11,567, per evidenti problemi tecnici. Banca Intesa San Paolo quota 0.6.
                2012-03-01. Le due aste per il rinnovo di CCT (12.277 mld) e di BTP (14.871 mld) non hanno quasi ricevuto offerte di acquisto. Ha pesato l’ulteriore declassamento a BB-. La BCE é intervenuta generosamente comprando circa 12 mld, ma la situazione sembrerebbe scricchiolare. Monti é immediatamente partito per Francoforte, ove ha incontrato Draghi, e quindi a Bruxelles, a prendere ordini. Il ministro dell’Economia, in un’intervista, segnala la sua certezza che tutto stia andando per il meglio,tranne il particolare che non esiste quasi più liquidità in cassa. Ha tuttavia assicurato che la lotta all’evasione continuerà con grande rigore.
                2012-03-15. L’asta per il rinnovo di 8.25 mld di BOT é andata deserta. Non erano nemmeno presenti le banche nazionali: il Presidente dell’Abi aveva infatti preannunciato che queste non avevano più liquidità sufficiente per eseguire operazioni di quel tipo. Quest’oggi non mi è stata accreditata in conto corrente la pensione: strano, in genera erano molto puntuali.
                2012-03-30. A metà mattina Monti in persona ha annunciato che lo Stato rinunciava al mettere all’asta gli 8.8 mld di BOT in scadenza, perché il clima economico non era propizio. Casini ha rilasciato un’intervista dicendo che solo il sen. Monti avrebbe potuto avere un’idea così genialmente brillante. Bersani ha invece ribadito che i lavoratori non si toccano.
                Nell’intervallo di pranzo si è riunito il Consiglio dei Ministri, ed alle 15 il Portavoce del Governo ha annunciato l’insolvenza dello Stato italiano. Ha precisato che l’Italia é pur sempre ricca, forte e stabile: solo che non ha più liquidi in cassa e non riesce a procurarsene in altri modi. E’ consolante sapere che siamo solo illiquidi e non insolventi. Ci hanno detto che non siamo in default, solo non abbiamo più un Euro nelle casse.
                LA Camusso ha subito annunciato che il 1° maggio ci sarebbe stato uno sciopero generale della CGL. Bersani si è riservato di fare ogni commento. Casini ha fatto una gran brutta figura, perché mentre era in conferenza stampa e ribadiva la sua totale ed incondizionata fiducia a Monti è arrivata in studio la notizia che Goldman Sachs aveva appena destituito il sen. Monti, nominando a suo posto un nome stranieo, che non sono riuscito a capire, ma che comune già si trovava del tutto casualmente al Quirinale per giurare nella mani del nostro buon Napolitano. Il Presidente non negherebbe un tozzo di pane a nessuno, e lo ha nominato immediatamente. Il nuovo eletto gli ha regolato un libretto a risparmio di Goldman Sachs a Pittsburg, con su ben venti dollari.
                Alle ore 20, su tutti i telegiornali, ha parlato Visco, il Presidente di Bankitalia. Ha detto che la situazione é del tutto sotto controllo, ma che, per pura misura precauzionale, la banche resteranno chiuse fino a suo ordine.
                2012-04-01. 1° giorno di default. Sono uscito la mattina presto, come mio solito, e mi sono fermato a fare benzina. Il benzinaio non c’era ancora, ed il distributore automatico non accetta né le carte di credito né il bancomat. Ho dovuto lasciar lì la macchina, che era proprio a secco.
                Nel tornare a casa cerco una qualche banca che fosse aperta, oppure un bancomat funzionante. Ne ho trovato solo uno, ma si era formata dapprima un coda, poi una ressa. Sono volati spintoni e cazzotti fino a quando uno si è messo a gridare che non dava più contante.
                2012-04-02. 2° giorno di default. Mia moglie aveva un po’ di contante nella borsetta, ma una parte la aveva usata per cambiare un assegno alla vicina sul ballatoio. I mezzi pubblici sono fermi per sciopero: reclamano che il ponte lavorativo annuale sia portato da due ad una settimana.
                2012-04-03. 3° giorno di default. Abbiamo dovuto girare quasi tutti i panettieri del quartiere, perché erano quasi tutti sforniti. Alla fine ne abbiamo trovato uno che aveva qualche panino del giorno precedente, e li abbiamo presi anche se ha voluto 15 Euro al kilo. Il Carrefour sotto casa sembra essere stato svuotato e pulito chimicamente. Sugli scaffali é rimasta ben poca cosa. Qualche conserva, ma nulla di più. Quando però arrivi alla cassa, la cassiera ti sorride e ti dice che potrebbe darti qualcosa, ma lei personalmente, non il supermercato. Con cinquanta Euro abbiamo preso quattro scatole di fagioli borlotti.
                Tornati a casa, abbiamo dovuto salire fino al nostro piano a piedi. E’ stata infatti sospesa l’erogazione della corrente elettrica, perché la importiamo, ed il Governo ha bloccato tutte le importazioni. Il vero problema é il congelatore. Senza corrente tutte le scorte che vi sono dentro si deterioreranno nel volgere di qualche giorno.
                Ma abbiamo trovato anche un’altra sorpresa. Non c’era più gas. Abbiamo chiesto ai vicini, ed anche loro ne erano sforniti. Forse un guasto sulle condutture.
                2012-04-04. 4° giorno di default. Stiamo sentendo il radiogiornale con una radiolina a pile. E stata un fortuna che non la avessimo buttata via. Il nuovo premier italiano si chiama Richard Heydrich, e tutti ne parlano un gran bene. Ha assunto poteri speciali dopo che Napolitano ha dichiarato lo stato di assedio. Ha fatto un discorso piano e chiaro. Non ha nascosto che é un momento difficile, ma ha anche detto che sarà spietato verso i tanti, troppi speculatori che stanno accaparrando le derrate alimentari. Ha messo il coprifuoco dalla 19 alle 7 del giorno successivo.
                Ho parlato con il panettiere, che é disperato. Non riesce a trovare il modo di comprare la farina dal grossista, perché quello vorrebbe essere pagato alla consegna in cash: non accetta assegni di nessuna banca.
                Sono andato a vedere nella mia Parrocchia se per caso avessero avuto qualche candela da darci. Ho trovato il Parroco furente, perché nella notte avevano scardinato la porta e gli avevano rubato le poche scorte alimentari della san Vincenzo (quelle che venivano distribuite gratuitamente ai poveri) e, per far trentuno, anche i candelabri dell’altar maggiore. Niente candela, solo un moccolo usato, preso a prestio da Santa Rita.
                Tornando a casa ho trovato molte camionette della polizia ferme ai crocicchi. Perquisivano tutti i passanti sequestrando danaro e cibo. A distanza, gruppi di ragazzotti dei centri sociali perfezionavano il lavoro, ma dando anche un sacco di botte.
                2012-04-05. 5° giorno di default. Siamo stati svegliati la mattina presto da un orribile fracasso, giù in strada. Si era radunata una folla di scalmanati che cercavano di divelgere le saracinesche del supermercato. Alla fine sono riusciti a sfondarle ed ad entrare. Qualcuno è riuscito ad uscire con qualcosa in mano, ma è stato subito linciato. Alla fine, dalla bolgia, sono usciti due scappando a gambe levate con in mano qualche pacchetto. Sono sceso a vedere i feriti, ma erano davvero gravi: diverse coltellate all’addome ed al torace. Intanto erano arrivati dei carabinieri che li hanno caricati per portarli all’ospedale. Il brigadiere mi ha detto che lo facevano per dovere, tanto l’ospedale aveva fini tutte le scorte.
                2012-04-06. 6° giorno di default. La città è in tumulto. La gente si é radunata nella piazza grande, quella dei comizi, per intenderci, e spacca tutto quello che trova. La polizia ha aspettato un po’, poi ha dapprima caricato, poi ha sparato ad altezza d’uomo. Verso le quattro del pomeriggio é arrivato quasi sotto casa un camion dell’esercito, che distribuiva miche di pane e formaggini: un per mica. Per evitare gli abusi ed i furbetti, ti mettevano un timbro sul dorso della mano sinistra. Ho parlato un po’ con il sergente. Un tipo tosto. Ma ci siamo capiti al volo. Per una miserabile sterlina d’oro mi ha dato venti miche di pane, due scatole di formaggini e persino un salame. Ovviamente non mi ha messo il timbro sulla mano. Siamo rimasti d’accordo che sarebbe ritornato tra una settimana.
                2012-04-08- 8° giorno di default. Stanno girando camionette della polizia e dei carabinieri, munite di grandi altoparlanti, che annunciano che il nostro amato premier Heydrich ha già stanato e giustiziato un largo numero di speculatori. L’Italia é uscita dall’Euro ed ha ristabilito la lira come valuta corrente. Il cambio sarà un lira ogni mille euro, ma per fortuna sarà assicurato il pane a solo cinque lire al chilo. La settimana prossima le banche potranno riaprire, ma sarà consentito un prelievo massimo di cinque lire al giorno, per un massimale di trenta lire al mese. I monti titoli rimarranno congelati fino a nuova disposizione, e gli eventuali interessi confiscati da parte dello Stato, per il bene comune, lo sviluppo e la crescita della nazione.
                2012-04-13. 13° giorno di default. Mattino.  E’ ritornato il camion militare, con sopra il sergente che avevo conosciuto. Questa sera tornerà a prendere me e mia moglie e ci darà un passaggio nel paesino dell’entroterra dove avevo acquistato un piccolo appezzamento di terra, con qualche gallina e dei conigli. Abbiamo concordato venti sterline oro per il passaggio. Per prudenza, mi sono fatto lasciare il pegno un Berretta 98FS con due caricatori.
                2012-04-13. 13° giorno di default. Pomeriggio.  Con mia moglie abbiamo selezionato le poche cose da portare via. Ho vuotato il contenuto della cassaforte dentro una sacca a mano. Per fortuna che ero stato previdente. Abbiamo preso anche vestiario pesante.
                2012-04-13. 13° giorno di default. Notte.  Il sergente è stato puntuale, solo che ha preteso altre venti sterline per il trasporto, e dieci per i soldati che ci accompagnavano armati. Ci siamo accoccolati dietro, in un angolo. Ho tenuto la mano in tasca, avendo tolta la sicura, ma i ragazzi sghignazzavano perché sapevano bene cosa stringevo in pugno. Giunti a destinazione sono scesi prima loro, poi noi due. Mi sono fatto fermare circa cinquecento metri prima per non dare l’indicazione diretta del posto. Sono risaliti e sono scomparsi nella notte.
                In casa quasi tutto era a posto.
                Alla radio, lo speaker parlava dicendo che la situazione era adesso normale e che tutto era sotto controllo. Non si doveva aver paura di nulla. I seicento morti nei tafferugli di Milano erano solo degli avventurieri che cercavano di forzare gli ingressi dei negozi e, nei ritagli di tempo, rapinavano i passanti, ma non li ammazzavano proprio tutti. A Roma invece si segnalavano solo poche migliaia di omicidi, compiuti durante rapine negli appartamenti di persone notoriamente reputate ricche. Lo speaker suggeriva, nel caso, di consegnare subito tutto quello che si aveva.
                Qui il diario si interrompe.
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