Padova
Provincia
Il PD non sembra  interessato alla corsa, dal risultato ampiamente scontato, tanto che ha  candidato un’esponente dell’IDV, Antonio Albuzio, già assessore  provinciale… a Treviso. Insomma, un candidato che non ha nulla a che  vedere con la realtà padovana messo lì solo
per far presenza. Per la  candidata del centrodestra, Barbara Degani, il vero rivale sarà probabilmente il candidato dell’UDC Antonio De Poli, boss dello scudo  crociato Veneto. Il “Gazzettino” pubblicava un sondaggio “segreto” (si fa  per dire) dal seguente esito Degani 55%, Albuzio 30%, De Poli 9%. Le chance  per il centrosinistra di arrivare al ballottaggio sono sempre vicine allo  zero, nonostante una candidata non eccezionale scelta dal  centrodestra.
Sempre PDL Solid
Comune
Ebbene, eccoci  alla sfida più calda, sempre uno di quei sondaggi “segretissimi”, (talmente  nascosti da essere pubblicati in prima pagina sul “Gazzettino”) da i due  contendenti, Marco Marin e Flavio Zanonato in perfetta parità al primo  turno. Il centrodestra, che fino a qualche mese fa sembrava rassegnato a  dover subire il quarto mandato di Zanonato, ha deciso di sfoderare  l’artiglieria pesante per far mollare l’osso al PD. Nei prossimi giorni  arriveranno a sostenere Marin, remonti, Sacconi, La Russa, Scajola, Michela  Brambilla (sperando che la signora si limiti a  far passerella e tacere,  sennò se parla sono guai) e, dulcis in fundo Silvio in persona. Intanto il  governatore Galan continua a lanciare bordate pesanti contro Zanonato,  accusandolo di aver trasformato Padova in una “città della Jugoslavia”. Il  PD, conscio che questa è probabilmente l’unica sfida alla sua portata in  Veneto, non sta certo a guardare, a sostenere il sindaco sono già passati  Rosy Bindi e Bersani, ed il 23 arriverà lo stesso Franceschini, ma Zanonato  perde pezzi per strada, dopo Covi anche i Verdi se ne andranno da soli. Una  piccola sorpresa, rispetto a quanto avevo scritto le scorse volte, il  candidato sindaco dell’UDC non sarà l’eurodeputato Iles Braghetto, bensì il  68enne Oreste Terranova, già assessore negli anni ’70 durante le giunte di  Ettore Bentsik, per la serie “largo ai giovani”.  Il ballottaggio è dietro  l’angolo e Zanonato sarà favorito dall’astensione della Lega, volta a far  fallire il referendum. In compenso Marin pescherà i voti dell’UDC, che ha  già annunciato l’apparentamento in caso di ballottaggio, e potrebbe anche  sperare nell’astensione di Verdi e Covi.
La sfida è Toss-Up, tutto  dipenderà da quanto al ballottaggio la personalità di Zanonato riuscirà a  sopperire alla superiorità delle liste a sostegno di Marin (la distanza è di  circa 10-12 punti).
Verona
Il PD non è interessato a questa  corsa, dall’esito ampiamente scontato, tant’è che candiderà il  semi-sconosciuto Diego Zardini. Il centrodestra, nonostante i mal di pancia  per la candidatura
di Giovanni Miozzo, dovrebbe facilmente vincere al primo  turno senza troppi patemi.
PDL Solid
Belluno
Della  situazione si è già parlato, l’appeal del presidente in carica, Reolon, non  dovrebbe bastare a sopperire al gap tra i due poli (circa di 30/35 punti).  Nonostante la maggior fama del presidente uscente, e le brutte sorprese  riservate in passato dalle Dolomiti al centro-destra, il leghista Bottacin  non dovrebbe faticare a vincere al primo turno. Il condizionale è d’obbligo,  viste le passate debacle, ma stavolta i catto-compagni sembrano in crisi e  quasi spacciati.
Ho tentennato molto, ma alla fine ho deciso lo switch,  da Lega Leaning a Lega Solid
Venezia
Qui i sondaggi sono  contraddittori, la Leghista Zaccariotto, sfruttando il vento nazionale e la
superiorità delle liste a suo sostegno (di circa 15-20 punti), deve  assolutamente vincere al primo turno, altrimenti al ballottaggio si  potrebbero ripetere certe spiacevoli sorprese del passato.
Il pronostico  è difficile, dovrebbe essere Lega-leaning al primo turno, ma se l’uscente  Zoggia, più famoso e popolare, costringe la Zaccariotto al ballottaggio  (magari con qualche aiutino dalla corsa solitaria dell’UDC) allora la corsa  precipita nella colonnina Toss-Up.
Rovigo
In questo  “open-seat” la sfida tra il Leghista Contiero e la piddina Virgili, potrebbe  risolversi già al primo turno con la vittoria del Carroccio. Contrariamente  a Venezia, Belluno e comune di Padova, non c’è un uscente in carica famoso e  popolare da mandare a casa, quindi il compito potrebbe essere più facile e  l’appartenenza partitica potrebbe giocare un ruolo maggiore facendo pendere  l’ago della bilancia a favore del centrodestra. I condizionali sono  d’obbligo, a causa delle brutte esperienze passate e della corsa solitaria  dell’UDC.
Anche qui cambio la mia previsione, e passo da Toss-Up a Lega  Leaning. Si tratta di un verde abbastanza chiaro, ma Contiero, sfruttando il  vantaggio delle liste (circa 15-20 punti) dovrebbe farcela, non avendo  un’uscente da sfidare.
Giovanni Rettore
And-L: Giovanni che fai ti allinei? 🙂



