Tremonti: il Superministro socialista da difendere

Prima di tornare a parlare di sondaggi e primarie PD, vorrei fare un passo indietro di qualche giorno, per tornare agli scontri nel PDL. Tremonti, ha fama di essere inflessibile, di tenere chiusi i rubinetti portando all’esasperazione i ministri che vorrebbero carburante per la loro azione.
Il Superministro è un socialista, spesso si è speso in affermazioni che ci si aspetterebbe più da un esponente di Centrosinistra, piuttosto che da uno di Centrodestra, ma va bene, si sa che il Centrodestra in Italia, soprattutto dopo la svolta centrista di Fini, rimane tale solo nel nome.

Con questa dovuta premessa arriviamo al sodo. C’è una componente liberale nel PDL che vorrebbe una politica economica diversa, liberale, magari con un Ministro dell’Economia diverso. Martino?

Ora però vorrei sollecitare una riflessione, il Tremonti che non permette ai ministri di spendere a piacimento, non è forse ciò che vogliamo noi liberali? Perchè buttarsi dalla parte di questi politici che vogliono più soldi per uno stato più ingombrante? E’ vero, a noi non basta, ci aspettiamo una diminuzione delle tasse, uno stato più snello e più efficiente; Tremonti non è un liberale e probabilmente la cosiddetta “svolta liberale” non la vedremo mai; ma siamo così sicuri che assecondando i capricci di ministrucci egoisti porti nella direzione auspicata?

Con questo non voglio troncare, sul nascere, la discussione interna al PDL sulla politica economica, che è anzi, un ottimo propulsore che Tremonti non potrà ignorare; da qui a lanciare Tremonti dalla finestra però.. c’è un abisso, ed il Centrodestra tutto, non dovrebbe cadere in questa trappola, perchè, nonostante scelte discutibili, l’Italia nonostante la crisi ha risposto e sta rispondendo meglio di altre illustre nazioni ed il merito va anche al tanto vituperato Superministro.

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