Oggi, sabato 7 maggio prende il via con la cronosquadre da Venaria Reale a  Torino un Giro d’Italia che si annuncia tra i più duri di sempre.  Saranno ben 8 infatti gli arrivi in salita: micidiale il trittico al  termine della seconda settimana, si inizia con l’arrivo sul  Grossglockner seguito il giorno dopo dalla tremenda accoppiata  Crostis-Zoncolan e infine dal tappone dolomitico con Giau, Fedaia,  arrivo a Gardeccia e un totale di 6000 metri di dislivello, ma  attenzione anche alla 9a tappa con la doppia scalata dell’Etna, alla  cronoscalata del Nevegal e alla penultima frazione con l’accoppiata  Colle delle Finestre-Sestriere, dove nel 2005 Savoldelli resistette agli  attacchi di Rujano e Simoni e andò a vincere il suo secondo Giro, prima  della crono conclusiva di Milano.
Favorito d’obbligo, scandalo  doping a parte, Alberto Contador che torna alla corsa rosa dopo il  successo del 2008 e potrà contare su una squadra totalmente a sua  disposizione, alla quale si è aggiunto all’ultimo minuto anche la  rivelazione della passata edizione Porte. Il suo principale avversario  sarà Denis Menchov che ha dimostrato in passato di non temere le salite  dure e in montagna avrà a disposizione una vera e propria garde royale  con il veterano Sastre e l’astro nascente Duarte su tutti senza  dimenticare i vari Blanco, Ardila e Valls Ferri. L’Italia punta le sue  chances su Vincenzo Nibali, che a sua volta ha dimostrato l’anno scorso  di non temere le salite più dure e che in assenza di Ivan Basso sarà per  la prima volta capitano unico della Liquigas al Giro dopo il successo  alla Vuelta 2010, e su Michele Scarponi già molto brillante in questa  primavera e che in montagna potrà contare sul formidabile polacco  Niemec.
Principali outsider saranno il ceco Roman Kreuziger che  esordisce sulle nostre strade, lo spagnolo Joaquin Rodriguez che avrà in  Danilo Di Luca un gregario di lusso e che trova un percorso adattissimo  alle sue qualità ma che potrebbe essere in calo di forma dopo il 2°  posto all’Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone e il basco Igor Anton,  basco fortissimo in salita ma a forte rischio di cadute come quella che  gli è costata l’ultima Vuelta, discorso che vale anche per il lucano  Domenico Pozzovivo e l’ex ciclocrossista francese John Gadret.  Cercheranno di dire la loro anche il portoghese Machado, all’esordio in  una gara di tre settimane ma sempre nei primi 5 nelle brevi corse a  tappe disputate in stagione, il 2° della passata edizione Arroyo, il  bergamasco Pinotti che pur su un percorso non adatto a lui potrebbe  ripetere la brillante performance del 2010, il trio dell’Androni  Sella-Serpa-Rujano che sicuramente darà battaglia tutti i giorni e il  veterano Garzelli leader di un’Acqua & Sapone in cui sono attesi con  curiosità anche i colombiani Sarmiento e Betancur.
Il campione  italiano Giovanni Visconti guida la schiera dei cacciatori di tappe di  cui fanno parte il toscano Rinaldo Nocentini, il siciliano Dario Cataldo,  il bergamasco Matteo Carrara, il tedesco Wegmann, il francese Pineau, il  bielorusso Kiryienka, il britannico Millar e l’olandese Hoogerland  mentre i velocisti malgrado avranno non più di 6 tappe a loro  disposizione sono presenti in buon numero con lo spezzino Alessandro  Petacchi e il britannico Cavendish a giocarsela con lo statunitense  Farrar, il belga Weylandt, l’australiano Brown, lo sloveno Bozic e i  nostri Belletti, Modolo, Chicchi e Viganò.
		
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