CentroDestra: 3 domande da porsi sul futuro

La delusione post-elettorale sta accomunando TUTTI gli elettori di CDX, ma al di la’ dei fatti emotivi, il CDX dovrebbe seriamente porsi delle domande essenziali e dare delle risposte con un minimo di strategia e sano realismo. 

Le domande da porsi sono 3:

 

 

1)  C’e’ una qualsivoglia prospettiva per il CDX con Berlusconi Leader? 

 

La risposta che do’ io e’ NO. 

 

A mio avviso direi che la sconfitta ad elezioni nel 2012 o nel 2013 e’ praticamente matematica e molto probabilmente avverra’ un tracollo ed una successiva disgregazione. 

 

Inutile girarci intorno, e’ cosi’, lo sappiamo tutti. Si sta respirando un atmosfera di agonia (tipo quella del CSX di Prodi nel 2007-2008); piu’ dura l’agonia, piu’ pesante sara’ la mazzata. 

 

Motivo? Direi che ce ne sono vari, e sono gli stessi che sentiamo ogni giorno dire dagli elettori di CDX: 

 

a) governo in stato pietoso appeso a Scilipoti 

 

b) mancanza interventi economici e coesione 

 

c) Leader frastornato e poco lucido 

 

Ma il motivo principale e’ che Berlusconi, dopo aver fatto da collante per 15 anni tra le varie forze del CDX (anima Liberale, Lega, anima ex-AN ed anima ex-DC) oggi ha esaurito tale funzione (pezzi ex-DC ed ex-AN sono fuggiti nel Terzo Polo antitetico al CDX, e con un astio verso Berlusconi che non lascia intravedere riconciliazioni, a meno di una dipartita del Cavaliere). 

 

La disgregazione continuera’, e potrebbe coinvolgere ed investire anche la Lega e perfino l’anima Liberale del PDL (la cui disintegrazione e’ gia’ in atto da tempo). 

 

2)  Cosa ci aspetta nel Dopo Berlusconi? 

 

 

Vi sono 2 ipotesi. 

 

a)   Scenario 1993: una sorta di disgregazione in 2 o 3 blocchi;in sintesi, i vari Fini, Casini, Formigoni, Tremonti, Bossi, etc non troveranno comunque la quadra per stare tutti insieme e si presenteranno divisi tipo nel 1993 con vittoria certa del CSX. Lo scenario e’ probabile. 

 

b)   Scenario 2001: si trovi una persona che faccia da collante per tutte le anime del CDX. Tremonti potrebbe andar bene solo per un breve periodo (poi lo impallinerebbero perche’ ingombrante). Forse Formigoni, forse lo stesso Casini e forse qualcuno esterno. No di certo Fini (inviso agli elettori), ne’ un ex AN (inviso alla LN), ne’ un Alfano (se lo spolperebbero vivo). 

 

3)  Come puo’ Berlusconi passare la mano? 

 

Questo e’ il punto. Fossi in Berlusconi, lascerei il governo in mano a Tremonti per la parte finale della legislatura, e farei il presidente del PDL. Non vedo altre strade. Casini e Fini erano favorevoli all’ipotesi (non so se lo sarebbero ancora oggi); poi nel 2013, tali formazioni sarebbero praticamente obbligate a presentarsi insieme. 

 

Tale governo, chiaramente, dovra’ mantenere il rigore ed affrontare i temi sul tappeto con ragionevolezza, trovando una sintesi tra posizioni spesso distanti. A mio avviso, non potra’ non colpire la spesa pubblica e quella improduttiva ed assistenziale, continuare con la riforma federalista, e trovare un compromesso per la riforma elettorale; inevitabile anche un serio intervento per ridurre la tassazione diretta su famiglie ed imprese, finanziandola con fonti certe (tagli a spese o maggiori tassazioni sull’IVA). 

 

Chiaramente, pure tale esecutivo vivra’ grosse tensioni (e la magistratura comunque continuera’ a massacrare il Cavaliere), ma vale la pena provarci. 

 

L’alternativa e’ andare avanti con Berlusconi, col CX-CDX sempre piu’ diviso, col PDL sempre piu’ disgregato, col CSX sempre piu’ forte, col martellamento anti-CAV sempre piu’ massiccio, appesi agli umori ed agli andirivieni dei Responsabili….. ne uscirebbe un CDX bollito. 

 

Fatico comunque a pensare che lo strumento delle Primarie per individuare la Leadership di Coalizione sia quello giusto, visto che do’ per scontato che la Lega non l’accetterebbe, e credo pure UDC e forse FLI. Per cui, realisticamente, e’ verosimile che il futuro candidato Premier, debba essere scelto con un compromesso tra i Leaders (cosa che di fatto e’ comunque avvenuta nel CSX sia nel 2006 che nel 2008, con le Primarie che sancivano decisioni gia’ prese). 

 

Questa scoppola elettorale puo’ essere un’opportunita’, sia per ritrovare coesione, una nuona leadership, per fare ricambio (dopo 20 anni e’ ora), e tornare ad occuparsi di cose serie. 

 

Chiaramente esiste comunque un’alto rischio che l’operazione non vada in porto e naufraghi. Pero’, se non si fa nulla, lo sfascio e’ a mio avviso inevitabile. 
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