
Oggi il Presidente Napolitano ha tuonato contro la Lega Nord “Gridano sui prati, popolo padano non esiste”. Quello che si sente è spesso un incoraggiamento ridotto al minimo anche dal punto di vista dell’espressione verbale, grida che si elevano in quei prati in cui non c’è il popolo padano, ma una certa parte del corpo elettorale. Che ha scarsa conoscenza di alcune cose, tra cui l’articolo 1 della Costituzione”, dice il presidente, che aggiunge: “La sovranita’ appartiene al popolo”, ma si dimentica quello che viene dopo la virgola, e cioè che si esercita nelle forme e nei limiti previsti dalla Costituzione. Non esiste una via democratica alla secessione“. “Lo Stato non esiterà a intervenire”. Napolitano sottolinea: “Ho avuto modo di dire che la secessione e’ fuori dalla realta’ e fuori dal mondo d’oggi, e appare grottesco oggi pensare a uno stato Lombardo-Veneto che competa con la Cina, la Russia, gli Stati Uniti. Mi pare che il livello di grottesco sia tale da fare capire che si può strillare in un prato ma non si può cambiare il corso della storia”. Il presidente ha poi aggiunto che “in passato, un leader separatista fu arrestato. Nel ’43-’44 l’appena rinato Stato italiano, di fronte a un tentativo di organizzazione armata separatista, non esitò a intervenire in modo piuttosto pesante con la detenzione di Finocchiaro Aprile”. Il riferimento è al leader degli indipendentisti siciliani, fondatore del Mis.
Inanzitutto, l’Indipendenza non e’ una roba che si conquista cosi’ dall’oggi al domani, ne sanno qualcosa popoli tipo Scozzesi, Catalani, etc, ma e’ qualcosa che puo’ realizzarsi solo in presenza di una serie di pre-condizioni ben precise, per cui per rispondere alla domanda bisogna individuare tali pre-condizioni e stabilire se la Lega ne sta perseguendo la realizzazione.
Partiamo dall’assunto che consideriamo l’ipotesi di “secessione” pacifica, o meglio non ottenuta a seguito di una guerra o guerriglia (ipotesi assolutamente remota). Cosa serve per fare la secessione?
1) Che se ne parli (non importa se bene o male, l’essenziale e’ che il concetto di secessione, nel bene o nel male inizi a circolare)
2) Che si trovi qualcuno che la proclami. Questo qualcuno non puo’ essere un vecchio con un’ampolla, e 4 fessi che fanno una manifestazione, ma il rappresentante ufficiale dell’ente che vuole secedere.
3) Che vi siano alcune condizioni al contorno, tipo la possibilita’ per l’ente di avere una polizia regionale o di indire referendum; queste sono importanti, perche’ danno legittimita’.
4) Che ci sia una contesto interno ed internazionale che permetta alla proclamazione di avere seguito.
In sintesi, l’unica via che vedo io per secedere, e’ che i secesionisti conquistino una regione (non solo col governatore, ma pure col consiglio) ed in un momento di impopolarita’ assoluta del governo di Roma, proclami la secessione, ed indica un referendum confermativo (ed abbia sotto controllo una polizia locale). Anche in tale ipotesi, la cosa potrebbe comunque andare storta.
Detto questo, la LEGA:
– ha senza dubbio fatto tantissimo sul punto 1),
– ha fatto parecchio sul punto 2); diciamo che e’ a buon punto per raggiungere l’obiettivo di avere in Lombardia o in Veneto nel medio periodo un controllo completo di governatore e consiglio
– sul 3) ci prova,
– il 4) verra’ da solo. Se una Lombardia o il Veneto facessoro la secessione, dopo 1 secondo l’Italia crolla, ed altre regioni seguirebbero, visto che l’Italia stessa economicamente non resisterebbe.
In sintesi la LEGA ha fatto parecchio per realizzare la secessione, ma non e’ affatto detto che ci riuscira’
Ho un po’ semplificato il discorso, omettendo altre variabili rilevanti o mille cose al contorno che incidono, ma che fornisce alcuni elementi importanti.
La Lega poteva far di piu’ per ottenere la secessione?
Secondo me SI, non alleandosi nel 1994 col CDX e continuando la battaglia in solitaria, nonche’ evitando le continue castronerie che vediamo ogni giorno, ma certo non si puo’ dire che non abbia fatto nulla.
Onestamente ho detto la mia e mi auguro di non far torto a nessuno, ed il presente pensiero vuole essere unicamente un contributo tecnico alla discussione.



