Primavera islamista

Abbiamo finalmente a disposizione i dati definitivi del primo turno delle elezioni parlamentari in Egitto. I risultati si riferiscono a 9 delle 27 province egiziane, tra cui Alessandria e Il Cairo. Il 14 dicembre e il 3 gennaio sarà il turno delle rimanenti 18. I risultati parziali delle 9 provincie segnalano un trionfo per i partiti islamisti, una vittoria quella degli islamisti che supera ogni più rosea previsione. La vittoria dei “Fratelli Musulmani” era facilmente prevedibile per chiunque avesse un briciolo di cervello, quindi non per Barack Obama ed Hillary Clinton. Alle elezioni del 2005, con Mubarak all’apice del potere la fratellanza, formalmente fuori legge, si aggiudicò ben 88 seggi presentando candidati indipendenti de iure ma de facto suoi militanti. In sostanza in una situazione di semi-clandestinità con il presunto zio di Ruby ancora all’apice del potere la fratellanza si aggiudicò quasi 100 seggi. La loro vittoria nel post-Mubarak era scontata. Il risultato è comunque al di sopra delle aspettative perché non solo “Libertà e Giustizia” ottiene il primato, ma al secondo posto si piazza un’altra formazione islamista “Al Nour” braccio politico dei salafiti, i quali contestano la linea a dir loro troppo moderata della fratellanza. A “Libertà e Giustizia” e “Al Nour” si aggiunge un’altra piccola formazione islamista “Al-Wasat” che ha ottenuto il 4% dei suffragi. Sommate le tre formazioni islamiste superano il 65% dei voti. Grandi sconfitti i liberali di “Al Wafd” che si accontentano di un misero quarto posto. I fratelli musulmani hanno comunque dichiarato che non si alleeranno con Al Nour ma che cercheranno convergenza con altre forze. Nel frattempo i copti, che rappresentano circa l’8% della popolazione e che già negli ultimi tempi erano stati sottoposti a pesanti restrizioni, tremano vedendo per loro prospettarsi una sorte simile a quella subita dai caldei in Iraq. Già quasi 100mila copti sono fuggiti e la diaspora potrebbe continuare. In primavera le presidenziali, favorito della vigilia Amr Moussa, già ministro degli esteri di Mubarak, per la serie “tutto cambia per non cambiare nulla”.

Risultati definitivi I turno Egitto

Libertà e Giustizia (islamisti, fratelli musulmani) 36,6%
Al Nour (islamisti salafiti) 24,4%
Blocco Egiziano (social-democratici) 13,0%
Al-Wafd (liberali, nazionalisti) 7,1%
Al-Wasat (islamisti) 4,3%
Rivoluzione Continua (coalizione islamo-socialista) 3,5%
Altri 11,1%

Giovanni

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