New Hampshire: Romney imprendibile

Mitt Romney, un uomo dalle convinzioni granitiche
 Le primarie repubblicane fanno tappa nel New Hampshire, come da tradizione secondo stato a votare. Il “Granite State” è un piccolo swing state, una macchia viola nell’oceano blu del New England spesso in linea col risultato nazionale negli ultimi tempi. Alle ultime mid-term il New Hampshire ha tributato un trionfo al GOP. I repubblicani hanno confermato il seggio al senato federale, hanno strappato ammbo i collegi alla camera e guadagnato maggioranze a prova di veto nei parlamenti statali. A novembre questo stato è di diritto un target repubblicano. Quattro anni fa John McCain strappò lo stato a Mitt Romney, cominciando così la striscia di successi che lo portò alla nomination. Ora invece per Mitt Romney non sembrano esserci rivali. Il candidato più elastico nelle sue posizioni politiche qui corre quasi in casa essendo un ex governatore del Massachussetts. Il New Hampshire ha anche uno storico humus libertario e questo lo rende un terreno potenzialmente fertile per il nostro beniamino, Ron Paul, che però si vede la strada sbarrata da Romney. I sondaggi questa volta non hanno dubbi, Mitt Romney è fuori portata per chiunque. Si potrebbe obiettare che, sul fronte democratico quattro anni fa i sondaggi fecero un fiasco clamoroso. E in effetti  la vittoria di misura di Hillary Clinton  capovolse le previsioni che davano ad Obama un vantaggio in doppia cifra sull’ex First Lady. Stavolta però mi sembra difficile che si ripeta un simile ribaltamento. Per Romney quindi doppietta in arrivo con prevedibili effetti benefici sui successivi Sud Carolina e Florida in cui Romney è balzato in testa. Ben più importante del New Hampshire saranno appunto le prossime due tappe. Se Romney sfonderà pure sotto la “Mason Dixon Line” fermarlo sarà praticamente impossibile e la questione nomination sarà chiusa. Dietro Romney lotta per il secondo posto tra Ron Paul e Jon Huntsman, mentre il vincitore morale dell’Iowa, Rick Santorum e l’ormai spompato Newt Gingrich sono ben lontani dal podio. Rick Perry, che ha smentito propositi di ritiro, viaggia sotto il 2% e punta tutte le sue scarsissime chances sulla Sud Carolina. 

Proiezione Nate Silver

Mitt Romney 38,5%
Ron Paul 18,6%
Jon Huntsman 17,0%
Rick Santorum 12,3%
Newt Gingrich 11,5%
Rick Perry 1,2%

Giovanni
Tags: