Sondaggio GPG Marzo: Forte crescita del CSX, si sgonfia il M5S, CDX debole ma stabile. UDC guadagna su FLI


Secondo rilevamento del 2012, questa volta di soli dati GPG. Oggi pubblichiamo le intenzioni di voti nazionali. Abbiamo anche diversi scenari che pubblicheremo i prossimi giorni e tutte le 20 regioni italiane, anche qui con tutti gli scenari.

Tornata favorevole alla forze di CSX grazie ad una frenata del M5S.
Il CDX è praticamente stabile, perde sensibilimente LD-FT, recuperano un po’ LN e PDL.
TPI stabile, FLI in calo ma si apprezza l’UDC.
Nel CSX crescono PD, SEL e soprattutto IDV.
In calo le liste indipendentiste.


Vediamo i partiti nel dettaglio (i dati delle macroregioni, così come delle regioni, saranno forniti in post a parte)


DATI PARTITI
partito: dato nazionale – commento by AND

LA DESTRA FIAMMA TRICOLORE1,8% (-0,5%) – in forte calo dopo un periodo positivo. In chiave elettorale La Destra sembra ancora piuttosto saldamente al PDL, FT potrebbe presentarsi all’interno come già nel 2008;

Altri di CDX (AdCUdeur, NPSI, PID, Grande Sud ): 2,0% (0,0%) – stabili, all’interno di queste forze sappiamo che Grande Sud (che ricordiamo è nato dalla fusione di Forza del Sud, Io Sud e Noi Sud) vale l’1,1%. In caso di elezioni è probabile che alcune di queste forze tornino nel PDL, diverse invece potrebbero fare fronte comune in una specie di Partito del Sud;

LEGA NORD: 9,9% (+0,2%)– in lieve crescita, l’alleanza col PDL è praticamente rotta, in caso di elezioni difficilmente saranno nella stessa coalizione. Per le amministrative la LN vuole correre sola, il PDL sembra porgere la mano da una parte, mentre dall’altra sia Alfano che Alemanno considerano l’esperienza chiusa. Tutto ciò potrebbe nel medio, ma anche nel breve, portare quella fetta d’elettorato sovrapposto a compiere una scelta. Di fatto quest’elettorato, diventa molto più importante del recente passato perchè si tratterebbe di swing esterno alla coalizione.
Considerata la posizione della LN all’opposizione e quella del PDL al governo, di rischi ne corre di più quest’ultimo.

POPOLO DELLA LIBERTA’: 21,8% (+0,1%)– stabile, la discesa del PDL da mesi conosce poche soste, ora vale come FI in scarsa forma (nel 2006 prese il 24%), è un partito che fatica a trovare una posizione chiara, da una parte è attaccato dalla LN che punta all’elettorato del nord, dall’altra Terzo Polo e CSX non lesinano critiche quotidiane. La confusione sembra regnare sovrana, la leadership di Alfano, a prescindere dalle parole di Berlusconi, appare poco incisiva e addirittura pessima se guardiamo questi dati. L’opinione di chi scrive è che una fetta importante dell’elettorato ex FI+AN+satelliti confluiti nel PDL sia evaporata più o meno definitivamente. Il PDL potrebbe recuperare qualcosa in campagna elettorale, d’altronde molti indecisi alla fine votano ed in quell’insieme molti vengono dal PDL, ma non come nel 2006. Inoltre è possibile, se il Governo dovesse perdere un po’ di fiducia e continuare con interventi più o meno diretti nelle tasche dei cittadini, che la situazione si aggravi. Per il momento il partito di Berlusconi si sta salvando solamente perchè l’elettore PDL non trova un’alternativa che ritiene valida. Non v’è alcun segnale d’inversione di tendenza. E’ possibile che nei prossimi mesi inizino a girare sondaggi col PDL sotto il 20%;

FUTURO E LIBERTA’ PER L’ITALIA: 3,4% (-0,4%)– in calo, scrivevamo la volta scorsa che il salasso nei confronti del PDL s’è praticamente concluso, notavamo che i flussi diretti tra i 2 partiti sono ai minimi. FLI ha mancato l’obiettivo che si era posto, probabilmente Fini e i suoi puntavano ben più in alto del 3-4% che raccolgono ormai da mesi. Comunque va detto che questo movimento, nonostante una certa subalternità all’UDC, ha ottenuto una certa centralità ed è tornato in maggioranza. E’ con discrete probabilità di rimanerci nche dopo il 2013;

MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE: 1,0% (0,0%) – stabile, sta facendo valere il suo peso in chiave amministrative, sembra ancorato verso l’1%, difficile pensare a scossoni nel futuro;

UNIONE DI CENTRO: 7,6% (+0,5%)– in crescita, come dicevamo l’elettorato è assolutamente governativo ed apprezza la situazione. Prevedevamo crescita e così è stato. Potrebbe continuare, soprattutto se il PDL continuerà la parabola negativa;

ALLEANZA PER L’ITALIA – VERSO NORD: 1,1% (-0,1%)– stabile, tendono a scomparire come visibilità ma si mantengono vicino all’1%. Da vedere se alle prossime elezioni presenteranno una lista autonoma oppure se entreranno in un qualche cartello elettorale con l’UDC. Di sicuro questi 4 partiti sopra correranno nella stessa coalizione;

PARTITO DEMOCRATICO: 25,0% (+0,5%)– in crescita nel periodo, è molto lontana dalle performance del 2008 e secondo noi va anche peggio del 2009, 2010, 2011. Fatica a gestire le 2 anime prevalenti, non hanno una coalizione definita, c’è chi vorrebbe guardare al Centro, e chi invece rimane fedele all’idea del Patto di Vasto (PD-IDV-SEL). Ne consegue, considerando anche il PD al governo e IDV e SEL all’opposizione, un po’ di confusione che per il momento non sta favorendo molto il partitone di CSX che comunque è prim partito del paese;

ITALIA DEI VALORI: 6,4% (+0,9%) – in forte crescita, approfitta della frenata del M5S, è ufficialmente all’opposizione, potrebbe attirare scontenti dal PD, comunque difficilmente precipiterà nei consensi, almeno di clamorosi autogol;

Altri di CSX (Lista Pannella – Bonino, PSI, Verdi): 2,7% (+0,3%)– in cresita, il PSI sostiene il governo, Verdi e Radicali non hanno molto spazio nei media, da vedere, se alle elezioni andranno soli o inglobati in altri partiti. Nel dettaglio la Lista Pannella-Bonino ce l’abbiamo allo 0,9%, il PSI allo 0,9%, i Verdi allo 0,9% in forte crescita;

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’: 7,0% (+0,3%) – in crescita, è l’insidia principale del PD, Vendola sembra aver perso un po’ di smalto, è finito l’effetto sorpresa, comunque il partito regge percentuali importanti ed è fortemente preso in considerazione dagli elettori PD, il bacino è ampio. Vale il discorso fatto su IDV, non crollerà e nemmeno sfigurerà nei prossimi mesi.

FEDERAZIONE DELLE SINISTRE: 2,7% (-0,1%) – stabile, si oppone ferocemente al Governo Monti. Unico partito a SX che ha parlato chiaro dall’inizio. Ha margini di crescita limitati, difficilmente potrà superare il 3% ma è innegabile una crescita negli ultimi mesi;

MOVIMENTO 5 STELLE: 5,9% (-1,0%) – in forte calo. Ha vissuto delle tensioni, è pur sempre un partito di uomini e non di macchine. Ha un forte potenziale, ha tutte le carte in regola per entrare in parlamento ed  ha iniziato da un po’ di tempo ad attrarre voti significativamente anche dal CDX;

LISTE AUTONOMISTE (Veneto Stato, SVP, UV, ecc) : 1,3%
(-0,4%) – in forte calo. Restano comunque forze di un certo peso, interesante specialmente Veneto Stato che potrà pesarsi per la prima volta;

ALTRI: 0,4% (-0,3%) – in questa voce sono incluse tutte quelle forze non citate sopra.



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