USA 2012: POST RIEPILOGATIVO-INTRODUTTIVO (anche per principianti)

Post riepilogativo/introduttivo a USA 2012. Dedicato anche, anzi soprattutto ai novizi che seguono per la prima volta (in dettaglio) le Elezioni Presidenziali più importanti del mondo. 
Innanzitutto diamo una leggera infarinatura sul sistema elettorale.
Si vota in tutti e 50 gli stati dell’unione, più il distretto della capitale. Ogni stato elegge un certo quantitativo di “grandi elettori”, il cui numero è stabilito all’inizio di ogni decennio (è quindi cambiato dal 2008) ed è proporzionale al numero degli abitanti (il minimo è comunque 3). Il partito che ottiene la maggioranza relativa all’interno di uno stato vince il totale dei grandi elettori in palio in quello stato (winner-take-all). Il totale assoluto dei grandi elettori è di 538, Obama nel 2008 se ne aggiudicò 365.  Eccezioni sono il Nebraska e nel Maine che assegnano gli EV (d’ora in poi chiameremo così i Grandi Elettori, detti anche Electoral Vote, da cui EV) con lo “short ballot”, in pratica hanno dei collegi interni agli stati, il vincitore del collegio si prende l’EV. Di solito il GOP vince tutto in Nebraska, i DEM tutto nel Maine. Obama vinse, con sorpresa, il distretto di Omaha (la capitale) in Nebraska nel 2008, i 5 EV finirono quindi 4 al GOP ed 1 ai DEM.
Nella nostra grafica indicheremo, all’interno degli stati una sigla alfanumerica, le prime 2 lettere indicano lo stato in questione, i 2 numeri finali sono gli EV in palio. Per esempio CA55 significa California e 55 EV.
Ultima nota, il GOP è identificato col colore rosso, i DEM con il colore blu.
Ci sono quindi 51 competizioni distinte ed indipendenti per le sole Elezioni Presidenziali, da notare che si voterà in contemporanea anche per il rinnovo totale del Congresso e per il rinnovo di circa 1/3 del Senato. Magari un giorno Giovanni potrà illuminarci al riguardo!

Fatte queste doverose premesse, passiamo alla parte delle previsioni. Illustriamo ora la metodologia di lavoro.

Chi scrive continua ad essere piuttosto scettico nei confronti dei sondaggi, almeno fino a quando in campo repubblicano non si deporranno le armi.

Quindi in questa tappa introduttiva ci fermeremo ad individuare quali stati saranno al centro della scena in queste elezioni presidenziali.

L’approccio di SP, sulla base dell’esperienza fatta nel 2008, è quello di lavorare sui differenziali storici tra i risultati dei singoli stati ed il dato nazionale.
Prendiamo in considerazione le ultime 3 elezioni (2000, 2004, 2008) e, per ogni stato andremo a mediare i 3 “swing” rispetto al dato nazionale, chiaramente assegnando ad essi pesi diversi (è evidente che l’elezione del 2008 con Obama candidato sia più significativa di quella del 2000).

Faccio un esempio. Obama vinse in Florida con 2,8 punti di vantaggio, ma nel dato assoluto si impose con quasi il 7,3%. Quindi la Florida è più verso il GOP della media nazionale di circa 4,5 punti. Questo sarà lo swing del 2008 per la Florida. Identico calcolo può essere fatto per il 2000 ed il 2004 e per tutti e 50+1 gli stati.

Questo metodo, già abbastanza buono di suo, ha però dei limiti, tende a sottostimare i trend in corso. Prendiamo sempre l’esempio della Florida, come detto lo swing rispetto al dato nazionale nel 2008 è stato di 4,5 punti a favore del GOP. Nel 2004 fu del 2,5% e nel 2000 fu solo dello 0,5%.
E’ evidente che in Florida ci sia uno spostamento verso destra che dura da molti anni e se noi ci mettessimo a mediare questi dati (pur usando pesi diversi) perderemmo lo sviluppo di questo trend.
In nostro soccorso viene la regressione lineare che stima per noi un valore atteso per il 2012, partendo dagli stessi 3 valori (gli swing) usati. Questo metodo è pure buono ma ci potrebbe portare a commettere errori nel senso opposto rispetto a prima (i trend prima o poi s’interrompono).

In conclusione, dopo aver ottenuto un valore medio dei 3 swing, lo medieremo pure col dato ottenuto dalla regressione. Il piatto è servito.

Chiameremo SP Swing, questo dato fittizio. E lo useremo spesso in futuro.

Oggi alleghiamo 3 mappe, tutte per fini introduttivi. Dividiamo gli stati USA in 3 categorie: SOLID, LIKELY, SWING.
SOLID, definiamo uno stato SOLID quando il suo SP Swing è superiore al 16% (in ambo le direzioni ovviamente), sopra questo valore è quasi impossibile che lo stato sia contendibile. Gli stati con questa caratteristica sono 24 più il District of Columbia ed assegnano un totale di 267 EV, 125 al GOP, 142 ai DEM;
LIKELY, definiamo uno stato LIKELY quando il suo SP Swing è compreso tra l’8 ed il 16%, riteniamo poco probabile che questi stati siano realmente contendibili, tuttavia non si esclude che uno o più di questi potrebbero cambiare colore in caso di landslide (vittoria a valanga). Gli stati con questa caratteristica sono 11 ed assegnano un totale di 93 EV, 42 al GOP, 51 ai DEM;
SWING, definiamo uno stato SWING quando il suo SP Swing è inferiore all’8%, la maggior parte di questi stati saranno al centro della campagna e molti potrebbero essere in bilico fino all’ultimo. Seguiremo questi stati molto attentamente. Gli stati con questa caratteristica sono 15 ed assegnano un totale di 178 EV;

Cliccando sopra lo stato abbiamo linkato le pagine RCP con i sondaggi statali Obama-Romney che saranno quindi sempre aggiornati. Manca l’Indiana… non si trova su RCP.

GOP SOLID: 125 EV
GOP LIKELY: 42 EV

COLORADO (CO09)
FLORIDA (FL29)
INDIANA (IN11)
IOWA (IA06)
MINNESOTA (MN10)
MISSOURI (MO10)
MONTANA  (MT03)

NEVADA (NV06)
NEW HAMPSHIRE (NH04)
NEW JERSEY (NJ14)
NORTH CAROLINA (NC15)
OHIO (OH18)
PENNSYLVANIA (PA20)
VIRGINIA (VA13)
WISCONSIN (WI10)


DEM LIKELY: 142 EV
DEM SOLID: 51 EV
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