I flussi elettorali
Ipsos ha compiuto un’analisi sui flussi elettorali delle principali forze politiche tra le elezioni politiche e le attuali intenzioni di voto.
Sembra serpeggiare un certo malcontento nell’elettorato del Movimento 5 Stelle. Solo il 60% dei votanti del 3 marzo confermerebbe il proprio voto. Le maggiori destinazioni dei voti in uscita sono rappresentati dalla Lega (12%) e dall’astensione (20%).
Nei mesi post-voto l’unica forza a guadagnare consensi è stata la Lega, che infatti ha mantenuto l’86% dei suoi elettori, e a cui si sono aggiunti una buona dose di voti in uscita dalle altre forze politiche.
Chi ne esce con le ossa rotte da questa analisi è Forza Italia. Gli azzurri subiscono fortemente la concorrenza intra-coalizione della Lega, che ha assorbito il 32% dei suoi votanti. Rilevanti sono anche le quote verso il M5S e l’astensione. A oggi, solo il 40% dell’elettorato forzista conferma la sua preferenza.
Il Partito Democratico sembra presentare una situazione simile al M5S, con un astensione del 22%. Laddove però i grillini presentano una quota di voti in uscita verso altri partiti del 20%, l’elettorato democratico risulta più fedele alla propria scelta.
Il gradimento del governo
Ipsos ha confrontato il gradimento del Governo all’insediamento e dopo sei mesi degli ultimi sette governi. Tutti i Governi, con l’eccezione di quello di Paolo Gentiloni, hanno esordito con un consenso elevato. Ma mentre gli altri hanno subito cali più o meno rilevanti, quello presieduto da Giuseppe Conte è l’unico ad aver mantenuto il proprio consenso inalterato, anche qui con l’eccezione di Gentiloni, che lo ha invece aumentato.
Potete consultare le altre pagine dell’articolo cliccando sui link qui sotto.